Le normative tecniche del settore anticaduta (come la UNI 11578:2015 e UNI EN 795:2002, sostituita dalla 2012) prevedono di effettuare un’ispezione periodica delle linee vita. Il compito dell’ispezione spetta al proprietario dell’immobile o al datore di lavoro e alle figure predisposte (come l’RSPP).
Infatti, secondo il Testo Unico 81/2008 il Datore Di Lavoro è tenuto per legge a mantenere la sicurezza dei propri dipendenti, in tutte le fasi operative, sia mediante l’istallazione di impianti collettivi (ad es. i parapetti) o individuali (come le linee vita), sia con la loro manutenzione e/o ispezione.
Tuttavia, sono poche le aziende che prendono in considerazione la manutenzione dell’impianto anticaduta nel tempo.
Pochi considerano che l’impianto anticaduta vada mantenuto e ispezionato a lungo termine. Eppure, le sanzioni a cui vanno incontro se omettono l’esame sono assai salate.
Oltre all’ispezione, inoltre, il DDL è obbligato ad informare gli operatori sul tipo di impianto che utilizzano, su quali Dispositivi di Protezione Individuale sono necessari per il corretto uso dell’impianto, su quali accortezze devono prestare durante l’utilizzo e come e se e quando l’impianto è stato revisionato o collaudato.
Cosa prevede la normativa
La normativa prevede che a cadenza al massimo biennale (ma la periodicità è imposta da produttore dei dispositivi) ci sia l’ispezione visiva dell’impianto, che prevede il controllo della tensione del cavo, la verifica che le molle siano perfettamente funzionanti, se ci sono tracce di ossidazione: in pratica si verifica ogni anno la perfetta efficienza del sistema. Al quarto anno, oltre a quanto detto, è necessario effettuare un collaudo completo e strumentale per verificare se la struttura (legno, c.a., ferro o altro) a cui sono ancorati i singoli dispositivi è ancora solida e in perfetto stato di conservazione.
Si tratta di un controllo integrale dei fissaggi, che vengono messi in trazione per constatare, a mezzo di cella di carico installata sul sistema, la tenuta degli stessi al supporto. Per questa valutazione è bene tener presente i canoni di tenuta stabiliti in fase di prova dal produttore dell’impianto.
Se non vuole andare incontro a sanzioni penali gravose, in pratica, secondo la normativa vigente il DDL è obbligato non solo a dotare i punti esposti al rischio di caduta dall’alto di impianti anticaduta, ma anche ad ispezionarli e collaudarli, verificandone periodicamente l’integrità ed il funzionamento.
Se queste attività vengono omesse, la responsabilità di eventuali malfunzionamenti/incidenti andrà in capo al responsabile del caso (Datore di Lavoro, Committente, Proprietario, Amministratore, ecc).
Per un’ispezione completa, è bene preliminarmente verificare la presenza dei seguenti documenti relativi all’impianto in questione:
- Elaborato Tecnico della Copertura (timbrato e firmato da un ingegnere)
- Libretto di uso e manutenzione
- Dichiarazione di corretta posa
- Schede tecniche e dichiarazioni di conformità dei dispositivi installati
- Registro accessi e ispezioni
Tutti questi documenti normalmente sono contenuti nel Fascicolo Tecnico, che non va perso altrimenti la procedura diventa molto più complessa.
C.T.SAFE supporta il cliente anche in questa eventualità: ha le competenze per redigere un nuovo Fascicolo Tecnico e, inoltre, analizza la copertura e valuta i luoghi a rischio caduta, intervenendo con vari sistemi.
In questo settore negli anni C.T.SAFE ha sviluppato le competenze specifiche per aiutare i clienti, i datori di lavoro e gli RSPP, poiché conosce le varie normative, anche regionali, e riesce a risolvere i problemi in breve tempo, anche su impianti prodotti o installati da altre aziende.
C.T. SAFE, che ha un’esperienza pluriennale nel campo dell’anticaduta, produce direttamente tutti i componenti dei propri sistemi, avvalendosi di materiali della migliore qualità e di tecnologie all’avanguardia.
La comprovata esperienza nella ricerca di soluzioni innovative da parte del comparto tecnico C.T.SAFE accompagna il cliente nel processo di messa in sicurezza del proprio sito produttivo, offrendo il servizio di sopralluogo per la valutazione delle zone esposte al rischio e sviluppando soluzioni personalizzate su misura.
Gianluigi Turla
C.E.O. C.T. Safe srl