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Partiamo dal presupposto che quando si sale in quota il rischio che si verifichino degli incidenti sul lavoro non è detto che possa essere completamente eliminato; bisogna però cercare di ridurlo al minimo.

Il punto di partenza è la valutazione dei rischi legati all’operatività quotidiana: una volta individuati con chiarezza i pericoli è possibile mettere in atto una serie di azioni volte a contrastare gli infortuni.

Un aspetto da considerare, che spesso viene posto in secondo piano, è che la materia relativa alla sicurezza sul lavoro è complessa e si evolve rapidamente; bisogna essere pronti a monitorare con costanza le attività, i rischi correlati e valutare di conseguenza se le soluzioni messe in atto siano aggiornate e sufficienti.

Quest’approccio è praticabile solo se la tua azienda crede nella “cultura della sicurezza”: la salute dei lavoratori non va vista come una spesa o una perdita di tempo inutile, ma come un investimento di tempo e risorse per una crescita continua.

Non è un caso che anche il presidente dell’Inail, quando il 25 luglio scorso ha presentato la Relazione Annuale 2021 a Palazzo Montecitorio, abbia proprio specificato che per ridurre gli infortuni sul lavoro (in continua crescita anche per il primo trimestre del 2022) sia necessario “diffondere la cultura della sicurezza”.

Dopo questa breve premessa concettuale passiamo a vedere nel dettaglio a quali elementi prestare molta attenzione quando si sale in quota.

L’ispezione della copertura

Quando si svolgono delle attività in alto bisogna in primis attuare un’attenta ispezione della copertura, cercando di individuare se e quali siano le zone a rischio di caduta dell’operatore.

Quali sono i passaggi o i luoghi più pericolosi?

Il rischio di caduta è all’interno o all’esterno dell’edificio?

Collaborare con un’azienda specializzata

Questo è un punto fondamentale, non smetteremo mai di ripeterlo; se ci sono delle zone a rischio caduta bisogna individuare un fornitore specializzato in questo ambito che sia in grado di individuare e fornire il dispositivo più idoneo alle caratteristiche della copertura e alle esigenze del cliente.

I dispositivi di prevenzione per l’anticaduta non sono tutti uguali e sono costituiti da numerose componenti che li rendono più o meno sicuri in relazione alle condizioni esterne; la scelta dei dispositivi dev’essere accurata e delegata a persone esperte e professionali.

La manutenzione

Per essere davvero efficienti i dispositivi anticaduta devono essere sottoposti a ispezioni costanti e, se necessario, agli interventi di manutenzione previsti.

Non basta installare il sistema anticaduta, bisogna formare i collaboratori perché lo utilizzino nel modo corretto e bisogna “prendersene cura” perché le sue prestazioni non vengano meno.

In questo contesto è doveroso riflettere se, in relazione all’operatività quotidiana, sia meglio installare un sistema che magari necessita di manutenzioni più frequenti o un’altra tipologia di dispositivo, altrettanto performante, ma che richiede meno manutenzione.

Sono proprio le attività che determinano questa scelta: ci sono situazioni, per esempio, in cui è meglio optare per un sistema di protezione collettivo, come i parapetti o una linea vita.

Lo sviluppo futuro

Come in tutti i settori, anche i sistemi anticaduta possono essere soggetti a miglioramenti o modifiche successive volte ad aumentare il loro grado di sicurezza. Le soluzioni non devono per forza essere costose e complesse: anche una semplice passerella, per esempio, può migliorare le fasi operative dei lavoratori che operano in copertura.

L’analisi dei rischi

È il tipo di pericolo presente, individuato grazie alla mappatura dei rischi, a determinare la scelta del dispositivo più idoneo. Per esempio se ho un tetto con una botola sarà necessario installare un parapetto perimetrale e se non è possibile forare la guaina della copertura per il rischio di infiltrazioni, questo dovrà essere autoportante.

Se invece ho dei lucernari, dovrò verificare che siano dotati di rete anticaduta certificata, o trovare la soluzione più ideona per proteggerli.

Ma solo un vero professionista dell’anticaduta può davvero aiutarti in questo processo di analisi.

C.T. Safe è un partner che può supportarti nella diffusione della cultura della sicurezza e nell’individuazione dei dispositivi più adatti alle tue attività, partendo da un’analisi dell’operatività quotidiana dei tuoi collaboratori.

C.T. SAFE è un ente accreditato dalla Regione Lombardia e si occupa di sicurezza sul lavoro proponendo un servizio di formazione e consulenza costruiti su misura per te.

Il team di professionisti di cui si avvale C.T. SAFE consente di analizzare e conoscere i fabbisogni delle aziende, progettare e realizzare attività formative per un’ampia gamma di clienti.

La comprovata esperienza nella ricerca di soluzioni innovative da parte del comparto tecnico C.T. SAFE accompagna il cliente nel processo di messa in sicurezza del proprio sito produttivo, offrendo il servizio di sopralluogo per la propria attività, sviluppando soluzioni personalizzate su misura.

Gianluigi Turla

C.E.O. C.T. Safe srl