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Di recente siamo stati contattati da un’azienda che aveva la necessità di mettere in sicurezza la copertura del proprio fabbricato in modo che l’operatore potesse muoversi sul tetto senza rischi.

Il tetto del capannone è formato da una sequenza di “shed” che si susseguono uno dopo l’altro; questa tipologia di tetti a falde sono molto diffusi in Italia tra i fabbricati industriali. Si tratta pertanto di una problematica comune a svariate aziende.

Su questo tipo di tetto, il lavoratore per muoversi deve passare tra uno shed e l’altro, rischiando di cadere dalla sommità della falda da un’altezza superiore ai due metri. In questi casi qualsiasi attività di manutenzione in copertura diventa particolarmente rischiosa.

Prima del nostro intervento il passaggio tra una copertura e l’altra era molto laborioso e rischioso dal momento che l’operatore usava una normale scala per salire sulla sommità di ciascuno shed. In aggiunta in questo fabbricato la parete verticale dello shed è in vetro, pertanto l’ascesa con la scala è ancora più pericolosa.

Il RSPP dell’azienda ci ha quindi contattati perché elaborassimo una soluzione che garantisse agli operatori di muoversi lungo il tetto di sicurezza, senza utilizzare scale o altri “meccanismi” che si pensa siano sicuri ma poi rischiano di essere ancora più pericolosi.

Quello che vogliamo far emergere dal racconto di questo intervento è che quando si sale in quota non si può improvvisare o trovare sistemi parzialmente sicuri, bisogna affidarsi a una soluzione sicura e certificata perché i rischi che si corrono sono altissimi.

Dopo aver effettuato un sopralluogo abbiamo elaborato una soluzione composta da:

  • una passerella che “corre” lungo il tetto collegando tra loro le diverse falde su cui l’operatore può camminare in sicurezza;
  • una scala gabbia che, in corrispondenza di ogni shed, facilita l’accesso alla passerella sovrastante e la discesa sulla copertura diminuendo il rischio di caduta.

Questa struttura è stata progettata e prodotta completamente da C.T. Safe, partendo dall’analisi della struttura della copertura, considerando le esigenze dell’operatività quotidiana del cliente, con l’obiettivo di arrivare a una soluzione che permettesse all’operatore di lavorare in sicurezza sulla copertura.

Vista la diffusione di questa tipologia di copertura tra i capannoni industriali italiani, questo case history può essere utile per chi sta ancora valutando se ed eventualmente come mettere in sicurezza il proprio fabbricato.

Perché miglioramenti di questo tipo possano avvenire costantemente all’interno dei siti produttivi è fondamentale mappare tutti i rischi presenti in azienda; spesso, soprattutto nel settore manifatturiero, ci si concentra sulla produzione tralasciando i pericoli legati alla salita in quota perché si tratta di attività che vengono effettuate meno frequentemente.

La prevenzione e la tutela della salute dei lavoratori si basa su un’analisi complessiva di tutti i rischi che corrono gli operatori, da quelli più frequenti a quelli legati ad attività saltuarie. Solo così possono essere messe in atto le opportune misure per evitare che si verifichino infortuni anche molto gravi.

C.T. SAFE è un partner che può supportarti nell’individuazione dei dispositivi più adatti alle tue attività, partendo da un’analisi dell’operatività quotidiana dei tuoi collaboratori.

C.T. SAFE, che ha un’esperienza pluriennale nel campo dell’anticaduta, produce direttamente tutti i componenti dei propri sistemi, avvalendosi dei materiali della migliore qualità e di tecnologie all’avanguardia.

La comprovata esperienza nella ricerca di soluzioni innovative da parte del comparto tecnico C.T. SAFE, accompagna il cliente nel processo di messa in sicurezza del proprio sito produttivo, offrendo il servizio di sopralluogo per la propria attività e sviluppando soluzioni personalizzate su misura.

Gianluigi Turla

C.E.O. C.T. Safe srl