Quando si verificano degli incidenti in seguito all’installazione di un impianto anticaduta la responsabilità è in primis del committente, inteso come il proprietario della copertura su cui viene effettuato l’intervento o chi ne fa le veci (come per esempio l’amministratore condominiale).
A seguire sono coinvolti anche:
- la direzione lavori;
- il produttore;
- l’installatore.
La linea vita è di proprietà del committente ed è proprio lui ad assumersi la responsabilità civile e penale in caso d’infortuni o cadute; inoltre, fatto non meno importante, il proprietario ha l’onere della manutenzione dell’impianto anticaduta.
Su questo punto il decreto legge n. 81 del 9 aprile 2008 (Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) è molto chiaro: il committente dev’essere a conoscenza di tutte le lavorazioni che avvengono sulla sua proprietà.
Pertanto, il committente non ha solo l’obbligo di predisporre il sistema anticaduta per garantire la sicurezza di tutti coloro che operano in quota ma è anche responsabile degli interventi di manutenzione previsti dalla legge negli anni successivi.
È quindi il committente che deve incaricare una società abilitata a eseguire la manutenzione e l’ispezione della linea vita.
Ma per poter svolgere questi compiti il committente dev’essere adeguatamente informato e formato su tutte le sue responsabilità; ritorniamo così al ruolo fondamentale della formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Le basi di qualsiasi attività legate alla sicurezza, infatti, sono:
- una corretta formazione;
- costanti aggiornamenti;
- la diffusione della cultura della sicurezza che non dev’essere intesa come un costo o una perdita di tempo ma come un investimento sul futuro dell’impresa.
Nel fascicolo tecnico relativo al sistema anticaduta è presente un’estrapolazione del decreto n. 81 indicante la “Dichiarazione di corretta posa in opera”.
Al suo interno vi è un paragrafo che riporta le prescrizioni relative alla manutenzione della linea vita che, comprensiva di ispezione visiva, dev’essere effettuata almeno ogni due anni e comunque alla cadenza indicata dal produttore.
Le legge non ammette ignoranza: il committente dev’essere adeguatamente formato sulle sue responsabilità; visti questi presupposti risulta fondamentale affidarsi a un professionista degli impianti anticaduta che, non solo fornisca tutta la documentazione tecnica prevista, ma sia assuma anche l’onere di formare il committente in merito a tutte le sue responsabilità.
In questi casi può essere utile scegliere di collaborare direttamente con il produttore del dispositivo anticaduta, capace di assisterti a 360 gradi.
CT Safe è un partner che può supportarti nella diffusione della cultura della sicurezza e nell’individuazione dei dispositivi più adatti alle tue attività.
C.T. SAFE, che ha un’esperienza pluriennale nel campo dell’anticaduta, produce direttamente tutti i componenti dei propri sistemi, avvalendosi di materiali della migliore qualità e di tecnologie all’avanguardia.
La comprovata esperienza nella ricerca di soluzioni innovative da parte del comparto tecnico C.T. SAFE, accompagna il cliente nel processo di messa in sicurezza del proprio sito produttivo, offrendo il servizio di sopralluogo per la propria attività sviluppando soluzioni personalizzate su misura.
Gianluigi Turla
C.E.O. C.T. Safe srl